MenuPagine

Benvenuti alla Scala dei Santi

EOLP - EuropeanOpenLearning Publisher
Scuola on line: Introduzione allo studio della Bibbia

Gli insegnamenti di Don Giovanni Boggio (Biblista)

Gli insegnamenti di Don Giovanni Boggio (Biblista)

giovedì 20 gennaio 2011

9. La Bibbia: una biblioteca (Alle radici della nostra fede)

Quando vediamo la Bibbia, generalmente ci troviamo di fronte ad un volume solo. Se però lo sfogliamo ci accorgiamo che è formato da tanti libri con titoli diversi ed ognuno suddiviso in capitoli. Guardando più attentamente vediamo che ci sono altre divisioni interne e notiamo anche una curiosità che non troviamo in altre pubblicazioni, almeno in quelle recenti. Il testo è pieno di numeri scritti in carattere più piccolo, che sono messi all’inizio delle singole frasi. Ce n’è abbastanza per mettere in crisi un
lettore moderno che non conosca già la Bibbia e che voglia incominciare a leggerla.
Prima di tutto notiamo che il titolo “Bibbia” comprende tutto il volume, che si divide in due parti. La prima, più lunga, porta come sottotitolo “Antico Testamento”, la seconda, più breve, è intitolata “Nuovo Testamento”. Ho sentito qualche volta affermazioni di questo tipo: “Non ho letto la Bibbia, però ho letto il Vangelo”. Questa contrapposizione non ha senso. Infatti il Vangelo (o meglio “i quattro Vangeli”) è una parte della Bibbia intera, per cui la frase corretta potrebbe essere: “Non ho letto tutta la Bibbia, ma solo un Vangelo” oppure “I quattro Vangeli”.
L’Antico Testamento è la Bibbia che abbiamo ricevuto dagli Ebrei, scritta nella loro lingua o in aramaico. Gli Ebrei la chiamano “TaNaK”, un acronimo formato con le iniziali delle parole ebraiche che indicano le tre parti in cui suddividono i libri sacri, “Torah, Nebiim, Ketubim”, cioè “Legge, Profeti, Scritti”. In tutto sono 24 libri, ma bisogna tener conto che gli Ebrei considerano un libro unico la raccolta degli scritti dei “Dodici Profeti”. Ci sono anche altri casi analoghi. Questo fatto rende problematico rispondere alla domanda che spesso si sente: “Quanti sono i libri della Bibbia?”. Dipende dal modo di considerarli, divisi o raggruppati.
La volta scorsa ho accennato al fatto che noi Cattolici consideriamo appartenere all’Antico Testamento alcuni libri che sono giunti a noi soltanto in lingua greca e che gli Ebrei non considerano sacri. Così per i Cattolici si aggiungono alla raccolta dell’Antico Testamento altri libri in numero variabile tra i sei e gli otto, a seconda del modo di dividerli o di raggrupparli.
Per il numero dei libri che formano il Nuovo Testamento non ci sono problemi particolari: sono ventisette, così suddivisi: 4 Vangeli, Atti degli Apostoli, quattordici lettere di S. Paolo, sette lettere cosiddette “cattoliche”, Apocalisse.
Facendo i conti, secondo i Cattolici la Bibbia completa comprende settantadue libri, più due che generalmente sono uniti ad altri. Ritornando all’elenco dei libri dell’Antico Testamento, noi lo suddividiamo in questo modo: Pentateuco (cioè i primi cinque libri), libri storici, libri poetici e sapienziali, libri profetici. Decisamente, per chi non è un po’ addentro a questi argomenti la cosa si presenta abbastanza oscura e anche arida. Però se non si sanno questi particolari è difficile orientarsi all’interno di questa che possiamo chiamare a buon diritto una “biblioteca”.
Resta l’ultimo mistero: i piccoli numeri che costellano tutto il testo biblico. Ciò non è dovuto agli scrittori antichi, ma al fatto che per trovare facilmente una parola o una frase della Bibbia, a partire dal Medioevo fino al Rinascimento, alcuni studiosi hanno inventato questo sistema  di numeri per facilitare la ricerca e la consultazione della Bibbia, sistema adottato anche per le edizioni dei testi degli autori classici greci o latini.


Don Giovanni Boggio (Biblista)



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.