… ANCHE SE LE TROVATE IN UN’ANTIFONA
DEL BREVIARIO!
Le parole del titolo sono tratte dal
libro di Geremia e si riferiscono all’affermazione che definiva il tempio di
Gerusalemme l’unico legittimo per tutto il regno di Giuda. Il profeta non
contesta la verità dell’affermazione ma denuncia le conseguenze di comodo che
ne venivano tratte da coloro che ne approfittavano a proprio vantaggio. In
altre circostanze Geremia accusa coloro che per interesse smerciano come
“parola di Dio” quelli che sono soltanto i loro sogni (cfr. 23,14-32).
Il giudizio severo del profeta di Anatot si
potrebbe applicare anche a coloro che citano le parole della Bibbia staccate
dal loro contesto originale per adattarle a situazioni diverse e anche a quelli
che introducono nel testo biblico elementi estranei o interpretazioni
arbitrarie di particolari descrittivi. Questa abitudine è diventata frequente
ed ha contaminato in qualche caso anche ambiti che dovrebbero essere esemplari
nel modo di presentare l’insegnamento biblico, come la liturgia.