Ci teneva molto a fare quella cena con gli
amici che si era scelto. Gesù aveva indicato personalmente il luogo e aveva
dato l’incarico a due apostoli fidati, Pietro e Giovanni, di preparare la
tavola in una stanza già addobbata per la festa di Pasqua. Doveva essere per
ogni ebreo una cena speciale dove nulla era lasciato al caso. Ogni gesto, ogni
parola, ogni boccone, ogni sorso di vino era carico di significati e doveva
essere fatto in un momento preciso indicato da un ordinamento che aveva finito
per indicare la stessa cena, Era il “sèder” nome che è rimasto fino ad
oggi nella tradizione ebraica.