Anche senza fare una
ricerca accurata, vengono in mente diversi momenti in cui Gesù dimostra di
avere una certa familiarità con l’ambiente in cui si preparano i cibi e non
soltanto con quelli in cui si consumano. I vangeli presentano Gesù come
invitato a banchetti in varie occasioni. In un caso – le nozze a Cana – la sua
partecipazione è attiva e determinante. Nei racconti della moltiplicazione dei
pani e dei pesci è il personaggio centrale. La sua familiarità con il cibo si
manifesta anche dopo la risurrezione quando chiede che gli venga offerto un
boccone o quando accetta l’invito dei due discepoli a Emmaus. Addirittura il
vangelo di Giovanni ce lo presenta come cuoco che accende il fuoco per una
grigliata di pesci che offre agli apostoli sulle rive del lago di Genezaret.
Non ha paura di ripetere l’accusa che gli facevano di essere un mangione e un
beone. Soprattutto lega la sua presenza in mezzo ai discepoli ad una cena nella
quale lui stesso è cibo e bevanda.