“È difficile… Ma dobbiamo imparare a farlo, perché si convertano”.
Lo ha riconosciuto papa
Francesco domenica 19 febbraio commentando il brano del vangelo di Matteo letto
durante la celebrazione della messa in una parrocchia della periferia di Roma.
Penso che tutti i sacerdoti nell’omelia abbiano evidenziato la stessa
difficoltà condivisa senza alcun dubbio da tutti i presenti e anche da chi è
rimasto a casa. Ma credo che la condivisione si limiti alla difficoltà del
perdono e non alla necessità di pregare per i nemici, cosa a cui non siamo
abituati.