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Scuola on line: Introduzione allo studio della Bibbia

Gli insegnamenti di Don Giovanni Boggio (Biblista)

Gli insegnamenti di Don Giovanni Boggio (Biblista)

sabato 29 marzo 2014

BISOGNA CAPIRE LA BIBBIA

LA BIBBIA VA CAPITA
PRIMA DI ESSERE GIUDICATA

C’è un versetto della Bibbia che scandalizza sempre i lettori e che viene citato per “dimostrare” la crudeltà di Dio. Anche recentemente l’ho visto inserito nelle risposte date ad un questionario sull’immagine di Dio che si fanno gli americani. Indagini di questo genere hanno certamente un valore relativo. Poche migliaia di persone su una popolazione di centinaia di milioni possono fornire un quadro della situazione del tutto inadeguato.
Ma nel nostro caso, il versetto “scandaloso” ha dei riscontri numerosissimi e in contesti differenti che lo rendono emblematico di un certo modo di leggere la Bibbia senza capire che cosa dice realmente. Il versetto in questione si trova in un punto centrale della fede espressa nella Bibbia, e cioè nel contesto dell’alleanza stipulata da Mosè con Dio sul monte Sinai. È la presentazione del Dio che richiede al popolo l’osservanza dei dieci comandamenti e il tono del testo è adeguato alla solennità del momento.
La definizione delle qualità di Dio consta di due parti che si oppongono per il contenuto. In Esodo 20,5 si trova la proibizione dell’idolatria – fondamento della fede di Israele – motivata dal fatto che Dio “è geloso” (cioè non può rinunciare alla sua natura) e “punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che lo odiano…”. Ma la frase continua presentando l’altra qualità di Dio: “… ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che lo amano e osservano i suoi comandi” (Esodo 20,6).
Il significato dell’intera affermazione è dunque evidente: la severità di Dio nel punire sta a tre o quattro come la sua bontà nel premiare sta a mille. In altre parole, Dio è mille volte più buono e  misericordioso di quanto sia esigente e severo verso gli uomini. Letta nella sua completezza, l’affermazione dice esattamente l’opposto di come viene interpretata comunemente, fino a diventare un insegnamento estremamente positivo su come la Bibbia ci presenta l’immagine di Dio.
Il contesto del racconto dell’alleanza sinaitica è grandioso e mette in risalto la potenza di Dio che è presentato con particolari terrificanti, tanto che il popolo ne è atterrito. Il v. 5 assume perciò nell’insieme della narrazione il valore di un incoraggiamento a fidarsi della bontà e della generosità di Dio che, se è esigente nel richiedere l’osservanza dei comandamenti, è molto più generoso nel premiare chi gli è fedele. Ci troviamo dunque di fronte ad un caso eclatante in cui si fa dire al testo biblico il contrario di quanto afferma.