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Scuola on line: Introduzione allo studio della Bibbia

Gli insegnamenti di Don Giovanni Boggio (Biblista)

Gli insegnamenti di Don Giovanni Boggio (Biblista)

lunedì 7 dicembre 2015

UNA MISERICORDIA DAI MILLE VOLTI (3)


UNA MISERICORDIA DAI MILLE VOLTI (3)

Misericordia e Shoah?  Ani maamin…

Nel Salmo 136, come abbiamo visto, la misericordia di Dio deve essere considerata “da un certo punto di vista”, nel caso specifico, dal punto di vista di Israele. Per gli Egiziani, gli Amorrei, gli abitanti di Basan la cosa diventa problematica perché si tratta di nemici del popolo che Dio vuole liberare e che si oppongono con la violenza a questo progetto. I ricordi di quei fatti sottolineano con dovizia di particolari a volte contrastanti, l’ostinazione del faraone che rifiuta di acconsentire alle richieste di Mosè. Nel loro insieme i racconti forniscono una giustificazione plausibile all’uso della violenza da parte di Dio.

UNA MISERICORDIA DAI MILLE VOLTI (2)


UNA MISERICORDIA DAI MILLE VOLTI  (2)

Il Salmo 136

Dove trionfa la misericordia è nel Salmo 136 che proclama dopo ogni intervento di Dio per ventisei volte “eterna è la sua misericordia”. È veramente la celebrazione trionfale di questa grande qualità che contraddistingue il Dio di Israele. Ma facciamo un piccolo sforzo, mettiamoci nei panni degli egiziani che sono oggetto dell’intervento di Dio dal v. 10 al v. 15. Con che animo possiamo ripetere che Dio è misericordioso quando si dice che “Percosse l‘Egitto nei suoi primogeniti… travolse il Faraone e il suo esercito nel Mar Rosso”. Se ci immedesimiamo con i sudditi di “Seon re degli Amorrei” o con quelli di “Og re di Basan” come facciamo a proclamare la misericordia di Dio quando si dice che li ha uccisi senza pietà? Evidentemente la “misericordia” in questione non corrisponde all’idea che noi ce ne siamo fatta ma va intesa in altro modo. La struttura letteraria del salmo ci aiuta a comprenderne il significato.

UNA MISERICORDIA DAI MILLE VOLTI


UNA MISERICORDIA DAI MILLE VOLTI (1)

I pericoli derivanti da una lettura tematica della Bibbia

Qualche premessa

Quando mi è stato chiesto un contributo per aiutare la riflessione sul tema della misericordia non ho avuto esitazioni e d’istinto ho subito accettato. Avevo già affrontato l’argomento più volte in diverse occasioni e mi ero reso conto che qualcosa non funzionava nel modo di presentare quella che ritengo essere la caratteristica forse più confortante del ritratto di Dio che ci offre la Bibbia. Mi sono sempre trovato di fronte ad una raccolta di citazioni bibliche accompagnate da commenti entusiastici che esaltavano la bontà di Dio senza limiti anche verso i peccatori più incalliti. Niente da eccepire, sono frasi contenute nella Bibbia ebraica, nella Bibbia greca e diventate il tema portante del Nuovo Testamento. Ma non sta qui il problema.

sabato 5 dicembre 2015

GUERRA AGLI SPECCHI?


GUERRA AGLI SPECCHI?

Gli avvenimenti drammatici di questi giorni (non mi riferisco solo a quanto accaduto in Europa) hanno riproposto un tema ricorrente riguardante il rapporto tra la violenza e i testi considerati sacri dalle tre religioni monoteiste, da sempre in contrasto tra di loro.

In passato le contrapposizioni erano motivate soprattutto da questioni strettamente teologiche. Oggi l’interesse si è spostato ai comportamenti degli uomini, suggeriti o imposti dai libri di riferimento delle diverse fedi. Questa nuova sensibilità ha introdotto, nel mondo che consideriamo “occidentale”, una quarta visione della vita che cerca soltanto nella ragione i principi ispiratori dell’agire umano, senza ricorrere a leggi promulgate in nome di qualche divinità.

giovedì 29 ottobre 2015

BIBBIA E POLITICA


LA BIBBIA IN POLITICA

La tentazione di citare la Bibbia per quello che ci fa comodo e tralasciare quello che non ci piace dev’essere davvero molto forte.

Che in questa trappola finiscano uomini di chiesa intenzionati a diffondere messaggi rasserenanti in questo mondo così frastornato, non stupisce. Lo facevano anche nei secoli passati quando cercavano appoggi scritturistici per imporre una visione pessimistica della vita sbandierando testi apocalittici terrificanti per controllare gli umori della gente.


lunedì 19 ottobre 2015

MISERICORDIA ESIGENTE


MISERICORDIA ESIGENTE


      La misericordia di Dio è stata proposta dal papa Francesco come tema di riflessione per l’anno giubilare che sta per incominciare. Si tratta certamente di un argomento centrale nella Bibbia. È facile costatarlo anche solo vedendo il numero di volte in cui compaiono i termini che esprimono questa idea. Si potrebbe raccogliere un’antologia di testi biblici che presentano la fede del popolo di Israele in un Dio caratterizzato dall’amore che si esprime soprattutto nella misericordia.

lunedì 5 ottobre 2015

IL LIBRO DEL SIRACIDE




Un ponte tra due culture



Una volta era conosciuto con il titolo di Ecclesiastico, derivato dal latino della Vulgata. Oggi si preferisce indicarlo con un nome che ricorda l’autore. Ma poiché si trattava di un certo Gesù, figlio di Sirach, si è pensato che il nome potesse creare confusione inducendo a pensare che fosse una specie di vangelo scritto dal Gesù che tutti conosciamo. A scanso di equivoci si è scelto di usare un titolo assolutamente corretto anche se incomprensibile ai più. Si tratta di un “patronimico” cioè derivato dal nome del padre che si chiamava Sirach. Si è perso il riferimento ambiguo a Gesù e si è indicato il libro come “opera del figlio di Sirach”.


giovedì 30 luglio 2015

BIBBIA ED EXPO


LA BIBBIA E L’EXPO

 

Non ho visitato l’EXPO né ho intenzione di andarci. Ma ho letto i giornali, ho visto la TV e mi sono fatto un’idea di che cosa si tratta. Al di là delle facili critiche per le spese enormi che è costata e per la prevedibile inutilità sul piano pratico dei cambiamenti che dovrebbe portare, sono convinto che la manifestazione mondiale presenta più di un aspetto positivo. Ne ho avuto conferma leggendo la pagina del vangelo che la liturgia cattolica ha proposto per domenica 26 luglio.

venerdì 24 luglio 2015

RAGIONE VS FEDE?


RAGIONE VS FEDE?

 

 Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano”. Così leggiamo nel primo capitolo del libro della Sapienza che continua affermando che “Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità,  lo ha fatto immagine della propria natura” (Sapienza 1,13-14a. 2,23).

Il libro che contiene queste affermazioni così chiare fa parte della Bibbia ma non è accolto dagli Ebrei. Il motivo è semplice: gli Ebrei riconoscono soltanto come fondamento della loro fede i libri scritti in ebraico, ritenuto la lingua sacra. Il libro della Sapienza invece è stato scritto in greco e si trova nella raccolta di libri conosciuta come “Traduzione dei Settanta” (LXX).

venerdì 3 luglio 2015

UCCIDERE È RENDERE CULTO A DIO?


UCCIDERE È RENDERE CULTO A DIO?

 

La domanda angosciante dovrebbe affacciarsi alla coscienza di tutti davanti a situazioni che hanno contrassegnato la storia di popoli antichi ma che accompagnano ancora le cronache dei nostri giorni.

L’idea che le religioni siano la causa principale di guerre e di massacri è piuttosto diffusa. Non si fa distinzione, ma tutte sono considerate allo stesso modo. Nei nostri ambienti culturali si è soliti accusare in modo particolare il cristianesimo e soprattutto il cattolicesimo, di aver coltivato l’odio contro chi non era battezzato e non accettava di sottomettersi al papa di Roma. Sempre si tirano in ballo soprattutto le crociate descritte come un gioco al massacro degli infedeli usando come strumento la croce impugnata come una spada.

venerdì 12 giugno 2015

PAROLE DI UOMINI E PAROLA DI DIO

A proposito di “matrimonio e gay”

PAROLE DI UOMINI E PAROLA DI DIO

In principio era la parola”. Incomincia così il vangelo di Giovanni che sembra l’eco della pagina iniziale della Bibbia nella quale Dio con poche parole dà origine all’universo. Nel secondo capitolo della Genesi è l’uomo stesso che assegna un nome agli animali, “e quello è il loro vero nome” commenta l’autore del racconto.
La lingua ebraica dà molta importanza al legame stretto tra la parola e l’oggetto che viene indicato. Anche i nomi delle persone non sono considerati tanto come segni di riconoscimento ma piuttosto come espressione del carattere o del compito che la persona deve svolgere nella vita del popolo.

venerdì 22 maggio 2015

“A PORTE CHIUSE”

…e venne Gesù
“A PORTE CHIUSE”

Abbiamo letto questa frase nei testi del vangelo proposti dalla liturgia nei giorni dopo la Pasqua. Nei racconti delle apparizioni di Gesù risorto, questo particolare è importante perché sottolinea due aspetti dell’esperienza vissuta dagli apostoli: la realtà della presenza di Gesù e insieme la diversità del suo modo di essere presente. È lo stesso Gesù che hanno conosciuto durante la sua vita ma è anche diverso nelle sue caratteristiche.

giovedì 7 maggio 2015

BIBBIA E ALIENI (Salmo 82)

BIBBIA E ALIENI
(Salmo 82)

 “È vero che nella Bibbia c’è scritto che Dio muore come tutti gli uomini?”. La domanda mi è stata rivolta da un amico che l’aveva letta in un libro dove si parlava di alieni che avrebbero colonizzato la terra. La Bibbia avrebbe conservato il ricordo di queste presenze, interpretate come manifestazione di qualche divinità. Il Salmo 82 sarebbe una testimonianza evidente di come avvenimenti di un passato molto lontano siano stati letti in una prospettiva nuova che ne cambiava il significato.

lunedì 2 marzo 2015

… MA GIONA NON È COSÌ


La Bibbia tradita dalla Liturgia?

… MA GIONA NON È COSÌ

La pagina dell’Antico Testamento proposta come prima lettura nella messa del mercoledì della prima settimana di Quaresima è tratta dal libro di Giona 3,1-10. Leggendo il racconto delimitato da questi versetti si rimane ammirati della prontezza dimostrata dal profeta nell’ubbidire al comando di Dio, della sua fedeltà nell’annunciare il messaggio che gli era stato affidato e della risposta immediata di tutti gli abitanti di Ninive all’invito alla conversione. Soprattutto è consolante e rassicurante l’affermazione del perdono concesso da Dio a quelli che nella cultura dell’epoca erano considerati il popolo più violento e crudele, gli Assiri che avevano come capitale del loro impero la grande città di Ninive.


giovedì 26 febbraio 2015

TEMPERANZA E LAVORO


TEMPERANZA E LAVORO

COME LIBERTÀ PER DIO

 

Premessa

                Questa riflessione è stata pensata come un tutt’uno con la visione di alcune scene di intemperanza in diverse situazioni di vita. Suggerisco di preparare un montaggio piuttosto rapido di immagini tratte da filmati differenti per comunicare l’impressione di una crescita incalzante della violenza che non risparmia nemmeno i luoghi che dovrebbero essere sede di confronto civile tra idee diverse (parlamento), o destinati al divertimento (TV, spettacolo), o alle esigenze normali delle persone (strada…). La presentazione non dovrebbe superare i tre minuti e dovrebbe comprendere possibilmente scene di attualità riguardanti episodi conosciuti dal pubblico presente.

venerdì 13 febbraio 2015

GIONA: PROFETA CONTRO VOGLIA

 

Presentare il libro di Giona in dieci minuti è un’impresa impossibile. Do per scontata la conoscenza del racconto e mi limiterò ad alcune considerazioni attinenti al tema proposto. Ricordo solo alcune coordinate che possono aiutarci a inquadrare la vicenda nell’ambiente culturale in cui è stata pensata.

Ninive, capitale dell’Assiria, è stata distrutta nel 612 a. C. Nell’immaginario collettivo di allora rappresentava “il nemico” per antonomasia, odiato a causa della crudeltà contro i vinti.