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Scuola on line: Introduzione allo studio della Bibbia

Gli insegnamenti di Don Giovanni Boggio (Biblista)

Gli insegnamenti di Don Giovanni Boggio (Biblista)

giovedì 20 gennaio 2011

6. Evoluzionismo e Bibbia (Alle radici della nostra fede)

Da quando Darwin ha avanzato la sua ipotesi sull’evoluzione degli esseri viventi si è scatenata una lotta tra scienziati, teologi, semplici credenti e atei sulla interpretazione della Bibbia nelle pagine che parlano delle origini del mondo. Le posizioni erano sostanzialmente due. La prima, detta “evoluzionista”, dava credito alle ipotesi darwiniane e negava ogni valore alle affermazioni bibliche. La seconda, che veniva detta “fissista”, rifiutava
le nuove idee e interpretava le prime pagine della Genesi come se descrivessero la creazione da parte di Dio, in modo assolutamente fedele, dal punto di vista scientifico.
Dopo più di un secolo di scontri durissimi, sembra che oggi le posizioni si stiano chiarendo. Gli scienziati non sono più considerati avversari della fede, in modo particolare negatori delle affermazioni della Bibbia. Dal canto loro gli esegeti hanno capito come si devono leggere le pagine della Sacra Scrittura, contestualizzate nel loro ambiente di origine e legate a mentalità e linguaggi che sono conosciuti sempre meglio.
In altri termini, si è arrivati ad un riconoscimento reciproco sulla divisione dei campi di ricerca. Sia le scienze naturali che l’esegesi biblica sono diventate sempre più “scientifiche” e meno “ideologizzate”. Gli scienziati si sono limitati a studiare i reperti fossili, ad analizzarli, a cercare di datarli, a collegarli tra di loro, ad inserirli nella lunga storia della trasformazione del mondo servendosi di strumenti sempre più sofisticati,  perfetti e costosi. Gli studiosi della Bibbia si sono convinti che gli autori delle pagine bibliche non volevano scrivere trattati scientifici e non potevano nemmeno farlo, almeno con i metodi della scienza moderna. Il loro intento era quello di interpretare la realtà con i parametri culturali tipici del loro tempo per comunicare un messaggio religioso.
L’antropologo Fiorenzo Facchini (insignito nel 2002 dall’Accademia dei Lincei del Premio Internazionale per l’antropologia), in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera (21 febbraio 2003), affermava: “(L’evoluzione) non è una posizione scientifica ma ideologica. L’evoluzione suppone la creazione: è una considerazione di tipo filosofico che va oltre il campo della scienza. Come anche l’esistenza dell’anima, che è una realtà spirituale e non può evolversi dalla materia. Comporta un salto ontologico e richiede una volontà creatrice di Dio”. E ancora: “Dio può aver creato un mondo con proprietà e leggi che lo fanno evolvere. È possibile cioè che si realizzi il mondo ordinato anche attraverso eventi che riteniamo casuali, ma che si svolgono secondo un disegno. […] E aggiungo che (il darwinismo) è un modello interpretativo, non un dogma”.
A conclusione, l’illustre scienziato affermava: “Gli equivoci sorgono quando si vuol far dire alla scienza quello che non può, perché esorbita dal suo campo empirico […] O si vuole ricavare dalla Bibbia quello che non vuole dire, perché essa contiene un messaggio religioso, non scientifico. […] Tali posizioni sono fondamentalismi di segno opposto. A ben leggere il fenomeno evolutivo nel disegno di Dio, le luci son più delle ombre”.
Don Giovanni Boggio (Biblista)


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