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Gli insegnamenti di Don Giovanni Boggio (Biblista)

Gli insegnamenti di Don Giovanni Boggio (Biblista)

giovedì 19 maggio 2011

La Bibbia e la Storia: Nuovo Testamento

Per collocare nella giusta cornice gli avvenimenti raccontati nella Bibbia non basta riferirsi solo alla storia. Spesso anche la geografia fisica e antropica può aiutare a comprendere meglio certe situazioni umane del passato nelle quali i protagonisti hanno saputo scorgere gli interventi di Dio nella loro storia.

Noi siamo soliti indicare la terra abitata dal popolo ebraico con il nome di Palestina. La Bibbia invece la chiama con altri nomi, come “il paese di Canaan” quando si riferisce alla regione abitata dalle diverse popolazioni precedenti e contemporanee all’arrivo degli Ebrei, oppure “Terra promessa” quando si vuole sottolineare l’aspetto religioso che viene maggiormente evidenziato con l’indicazione di “Terra santa”.

Il nome di Palestina non viene dato nella Bibbia se non a quella parte della regione, indicata come “il paese dei Filistei” (in ebraico: Pelishtim) e che comprendeva la fascia costiera del Mediterraneo. I Filistei sono ben noti nei racconti biblici che si riferiscono al tempo di Samuele e di Davide. Erano una popolazione che aveva occupato quelle terre provenendo dalle isole dell’Egeo. Infatti erano indicati anche come “popoli del mare” e si erano insediati lungo la costa pianeggiante.

Anche se nei racconti biblici i Filistei sono ricordati moltissime volte, fino dall’epoca dei Patriarchi, tuttavia la loro invasione deve essere avvenuta verso il 1200 a.C. e i riferimenti alla loro presenza in epoca precedente devono quindi essere considerati degli anacronismi. Come abbiamo ricordato nella puntata precedente, in quel periodo la regione di Canaan subì una duplice invasione, dal mare (i Filistei) e dalla parte del Giordano (gli Ebrei).

Verso il 450 a.C. lo storico greco Erodoto indicava la regione costiera del Mediterraneo come la terra abitata dai “Palestini”. Il nome ricalca il modo con cui la Bibbia chiama i Filistei, che evidentemente non erano scomparsi dalla scena del Vicino Oriente, anche se, come le altre popolazioni locali, dipendevano politicamente dai vari dominatori che si erano impadroniti successivamente di quella regione.

Quando nel 63 a.C. Pompeo, dopo aver conquistato la Siria occupò anche la Fenicia, la valle del Giordano, la zona montagnosa della Samaria e della Giudea, diede a tutta la regione il nome che prima ne indicava solo una parte e la chiamò “Palestina”. La nuova denominazione ebbe fortuna e divenne tipica per quella provincia dell’Impero romano, governata con una specie di “Statuto speciale”.

Infatti il vero governo era esercitato dai romani che però lasciavano una parvenza di sovranità agli Ebrei attraverso il riconoscimento di un re di facciata, una specie di “re travicello”. Erano tali i re Erode di cui parlano i Vangeli.

La nascita e la vita di Gesù (4/6 a.C. – 30 d.C.)
Non possiamo affrontare nei particolari il problema dell’anno preciso in cui si può collocare la nascita di Gesù. Sappiamo che ci fu un errore di calcolo degli anni da parte di un monaco, Dionigi, quando si trattò di stabilire un calendario comune. Ma in questa sintesi storico-geografica ci interessa delineare l’ambiente generale senza scendere ai dettagli.

L’insofferenza degli Ebrei verso la dominazione romana, può spiegare molti particolari della vita di Gesù e soprattutto della sua morte. L’attesa di un liberatore dal giogo di Roma può aver creato illusioni su chi si era dimostrato capace di radunare le folle e che invece si era poi rifiutato di assumere un ruolo di leader politico rimanendo in ambito strettamente religioso.

Gli inizi della Chiesa (30 – 67 d.C.)
Tutto si svolge in un periodo molto limitato di anni. A differenza dell’Antico Testamento, le vicende a cui fanno riferimento i libri che costituiscono la Bibbia cristiana si esauriscono in pochi decenni e sono incentrate sulla persona di Gesù e sulle conseguenze della sua morte e risurrezione.

Gli Atti degli Apostoli raccontano alcune vicende legate all’espansione della Chiesa che da Gerusalemme sposta il suo centro a Roma grazie alla predicazione di Pietro e di Paolo. Interessanti in questo periodo i racconti di tre viaggi compiuti da Paolo per predicare la nuova fede. La tradizione antica ricorda la morte di Pietro e Paolo a Roma nel 67.
In questi anni Paolo tiene i contatti con alcune comunità cristiane attraverso delle lettere, di carattere diverso, nelle quali espone gli insegnamenti di Gesù, corregge interpretazioni sbagliate, esorta a vivere con coerenza nella fede in Gesù. Anche altri scritti, attribuiti all’uno o all’altro apostolo, offrono riflessioni e commenti sulla vita dei primi cristiani e sui problemi che devono affrontare. Verso la fine del primo secolo della nostra era, la Chiesa cristiana ha raggiunto una sua organizzazione abbastanza solida e non aggiunge più nulla ai testi fondamentali della fede racchiusi nel Nuovo Testamento.

La distruzione di Gerusalemme (70 d.C.)
Un fatto importantissimo per il popolo ebraico e anche per la Chiesa cristiana è la distruzione di Gerusalemme e il massacro di centinaia di migliaia di Ebrei da parte dell’esercito romano dell’imperatore Tito. Da quel momento inizia la “diaspora” cioè la dispersione degli Ebrei in regioni diverse dalla loro patria. Ciò non significa che tutti gli Ebrei furono cacciati dalla Palestina. Molti vi rimasero per tutti i secoli seguenti, ma sempre in condizione di dipendenza politica ed economica da governi stranieri. Fino al 1948 con le drammatiche vicende che sono seguite.

Giovanni Boggio (Biblista)




TESTIMONIANZE

«Solo da questa parte infatti si offrono vie d’accesso all’Egitto, poiché dalla Fenicia fino ai confini della città di Caditi il territorio appartiene  ai Siri detti Palestini» (Erodoto, Le storie, 3,5; traduzione di Augusta Izzo D’Accinni, Erodoto e Tucidide, Sansoni, Firenze 1967, p. 132).

«[1]Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi, [2]come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola, [3]così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo, [4]perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
[5]Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote chiamato Zaccaria…» (Luca 1,1-5).
«[1]In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. [2]Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della Siria Quirinio» (Luca 2,1-2).



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